Un trittico di fragranze ispirate agli elementi primordiali mare, fuoco e terra. Profumi intensi che evocano leggende profonde come quelle di Colapesce, Encelado e la Trinacria, simbolo delle molteplici culture che hanno plasmato l’isola. Le fragranze sprigionano forza e libertà, sussurrano il coraggio di chi sfida il destino, la ribellione ai limiti imposti, le culture che hanno plasmato questa terra nel corso dei secoli. Ogni essenza è una storia, ogni profumo una leggenda.
terra
triskelè

un simbolo nato da una leggenda
Tre vie che trovano unità in un’isola
Tre raggi di luce. Tre anime. Una sola isola. Il Triskelè, simbolo antico e misterioso, racchiude la storia e l’identità della Sicilia. Tre gambe che ruotano intorno a una figura centrale: la Gorgone, creatura mitologica dal volto magnetico, capace di pietrificare con lo sguardo. Questa immagine arcaica arriva dalla tradizione greca, ma risale ancor più indietro, alla cultura celtica, dove il triskelè rappresentava i tre elementi cosmici, acqua, terra e aria, e la loro interazione ciclica.

la geometria sacra della Sicilia
L’antico potere del Triskelè
Le tre gambe del simbolo non sono solo figure decorative: raffigurano i tre promontori estremi della Sicilia, Capo Peloro, Capo Passero e Capo Lilibeo, che rendono l’isola un triangolo sacro sospeso tra mito e geografia. Il numero tre incarna la ciclicità del tempo, le fasi della vita e la natura dell’essere. Un eterno divenire che non ha fine. Da questa alchimia nasce TRISKELÈ, la fragranza che celebra la forza primordiale dell’isola e il suo spirito eterno in movimento.
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acqua
nikos

una leggenda nata dal mare
colapesce, l'uomo che divenne profondità
Intorno al 1230, a Messina, viveva Cola, un pescatore dotato di forza e bellezza. Il mare era la sua vera casa: trascorreva le giornate immergendosi nelle sue profondità, affascinato dal silenzio e dalla libertà che vi trovava. Spesso restituiva il pescato all’acqua, facendo infuriare la madre che, disperata, lo maledisse: “Possa tu diventare un pesce!”.
E così avvenne: la sua pelle si ricoprì di squame e le sue membra divennero pinne. Sott’acqua, Cola incontrò ninfe e sirene che gli mostrarono giardini di corallo e palazzi scintillanti. Rinunciò all’amore e a una vita normale, attratto per sempre dal mare.

Sotto le onde
il custode silenzioso della Sicilia
Il re Federico II sentì parlare di Cola e lo mise alla prova: gettò tesori in mare, e Cola li riportò tutti. Poi Cola rivelò un segreto: “Tre colonne sorreggono la Sicilia. Una, vicino a Catania, è debole e ardente.”.
Il re gettò l’anello della principessa come ultima prova. Cola si tuffò in profondità, raggiunse la colonna fragile… e non riemerse mai più. La leggenda dice che scelse di restare, a sorreggere l’isola dal fondo del mare. Quando la terra trema tra Messina e Catania, è Cola che muove le spalle, proteggendo ancora in silenzio la Sicilia.
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fuoco
ATMA

incontra il titano
Il gigante sotto l’Etna
Atma, dal sanscrito “Respiro”, è ispirata alla potente leggenda di Encelado, il gigante legato all’Etna e alla tradizione araba. Encelado era temuto da tutti: metà uomo, metà bestia, con mani larghe come piazze, una barba selvaggia, folte sopracciglia e una bocca come una fornace ardente. Quando si adirava, sputava scintille e fiamme che bruciavano i suoi capelli, i quali però ricrescevano ancora più folti. Durante la Gigantomachia, la grande battaglia contro gli dèi, Encelado guidò i suoi fratelli in un audace tentativo di accumulare le montagne più alte del mondo per raggiungere il cielo e spodestare Zeus.

la voce del vulcano
Il respiro che infiamma
Ma Zeus reagì, scagliando fulmini infuocati che seppellirono i giganti sotto imponenti catene montuose. Encelado fu intrappolato sotto l’Etna, vivo ma immobile, il suo corpo disteso attraverso la Sicilia: un piede sotto il Monte Erice, la testa sigillata sotto il vulcano, a respirare fuoco a ogni esalazione. Il fumo e la lava dell’Etna sono il suo respiro furioso, e ogni terremoto è il suo tentativo di liberarsi. Abbiamo catturato questa storia, la sua rabbia e quel respiro ardente in una fragranza unica.